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Ciao! Sono Lorenzo dell’agenzia Trentin Immobiliare. Oggi voglio parlarti di un’opportunità unica per chi sogna di vivere in Trentino o vuole investire in un immobile: il nuovo bando per la riqualificazione dei comuni a rischio spopolamento.
Pronti?
Cos’è il bando per la riqualificazione?
La Provincia Autonoma di Trento ha approvato un progetto sperimentale per rivitalizzare i centri abitati più piccoli e meno popolati. L’obiettivo è quello di recuperare e riqualificare immobili da destinare a prima casa o da affittare a canone moderato, favorendo l’insediamento di nuovi nuclei familiari.
Chi può partecipare?
Possono partecipare tutte le persone fisiche che:
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Sono già proprietarie (anche in parte) o titolari di un diritto reale di godimento di un immobile nei comuni selezionati;
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Oppure lo diventano entro sei mesi dalla presentazione della domanda.
Sono esclusi gli immobili classificati nelle categorie catastali A1, A8 e A9 e quelli acquistati da parenti di primo grado o da soggetti collegati.
Quali immobili sono ammessi?
Gli immobili devono trovarsi nei comuni trentini individuati nel bando, e devono essere:
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Destinati a prima abitazione o locati a canone moderato per almeno 10 anni;
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Situati in aree residenziali, storiche o specificamente destinate all’insediamento.
I comuni compresi nel bando
Ecco l’elenco dei comuni trentini in cui deve trovarsi l’immobile per poter accedere al contributo:
Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cinte Tesino, Cis, Dambel, Frassilongo/Garait, Grigno, Livo, Luserna/Lusérn, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville (esclusa la località Palù di Madonna di Campiglio – Comune Catastale RAGOLI II), Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio.
A quanto ammonta il contributo?
Il contributo può arrivare fino a:
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80.000 euro per la riqualificazione (pari al 40% della spesa ammessa, fino a un massimo di 200.000 euro);
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20.000 euro aggiuntivi se si acquista l’immobile dopo l’uscita del bando.
Totale? Fino a 100.000 euro di contributo a fondo perduto.
Cosa si può fare con il contributo?
Sono ammessi tanti tipi di interventi:
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Rifacimento tetti, pavimenti, impianti, serramenti;
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Scale interne ed esterne, balconi, parapetti;
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Opere per il risparmio energetico;
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Restauro di elementi storici o architettonici;
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Riqualificazione delle facciate e delle pertinenze esterne.
Come fare domanda?
La domanda si presenta online, tramite la piattaforma provinciale. Per il 2025 sono previste due finestre:
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Dal 19 maggio al 30 giugno;
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Dal 8 settembre al 23 ottobre.
Come funziona la selezione?
Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo, ma se le risorse non bastano per tutti, avranno la precedenza:
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Gli immobili in centri storici o insediamenti storici sparsi;
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I richiedenti con meno di 45 anni;
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Chi userà l’immobile come prima abitazione, rispetto all’affitto.
Un ulteriore vincolo
Una volta ristrutturato, l’immobile deve:
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Essere adibito a prima casa o affittato a canone moderato entro un anno dalla fine dei lavori;
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Restare in questa destinazione per almeno 10 anni (vincolo registrato al libro fondiario).
Se desideri leggere il bando lo puoi trovare cliccando qui, mentre qui puoi trovare i criteri attuativi
Hai ancora dubbi? Contattaci, saremo lieti di rispondere a tutte le tue domande.
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