Tempo di lettura 5 minuti

Ciao! Sono Lorenzo dell’agenzia Trentin Immobiliare. Oggi voglio parlarti di un’opportunità unica per chi sogna di vivere in Trentino o vuole investire in un immobile: il nuovo bando per la riqualificazione dei comuni a rischio spopolamento.

Pronti?

 

Cos’è il bando per la riqualificazione?

La Provincia Autonoma di Trento ha approvato un progetto sperimentale per rivitalizzare i centri abitati più piccoli e meno popolati. L’obiettivo è quello di recuperare e riqualificare immobili da destinare a prima casa o da affittare a canone moderato, favorendo l’insediamento di nuovi nuclei familiari.

Chi può partecipare?

Possono partecipare tutte le persone fisiche che:

  • Sono già proprietarie (anche in parte) o titolari di un diritto reale di godimento di un immobile nei comuni selezionati;

  • Oppure lo diventano entro sei mesi dalla presentazione della domanda.

Sono esclusi gli immobili classificati nelle categorie catastali A1, A8 e A9 e quelli acquistati da parenti di primo grado o da soggetti collegati.

Quali immobili sono ammessi?

Gli immobili devono trovarsi nei comuni trentini individuati nel bando, e devono essere:

  • Destinati a prima abitazione o locati a canone moderato per almeno 10 anni;

  • Situati in aree residenziali, storiche o specificamente destinate all’insediamento.

I comuni compresi nel bando

Ecco l’elenco dei comuni trentini in cui deve trovarsi l’immobile per poter accedere al contributo:

Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cinte Tesino, Cis, Dambel, Frassilongo/Garait, Grigno, Livo, Luserna/Lusérn, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville (esclusa la località Palù di Madonna di Campiglio – Comune Catastale RAGOLI II), Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio.

A quanto ammonta il contributo?

Il contributo può arrivare fino a:

  • 80.000 euro per la riqualificazione (pari al 40% della spesa ammessa, fino a un massimo di 200.000 euro);

  • 20.000 euro aggiuntivi se si acquista l’immobile dopo l’uscita del bando.

Totale? Fino a 100.000 euro di contributo a fondo perduto.

Cosa si può fare con il contributo?

Sono ammessi tanti tipi di interventi:

  • Rifacimento tetti, pavimenti, impianti, serramenti;

  • Scale interne ed esterne, balconi, parapetti;

  • Opere per il risparmio energetico;

  • Restauro di elementi storici o architettonici;

  • Riqualificazione delle facciate e delle pertinenze esterne.

Come fare domanda?

La domanda si presenta online, tramite la piattaforma provinciale. Per il 2025 sono previste due finestre:

  • Dal 19 maggio al 30 giugno;

  • Dal 8 settembre al 23 ottobre.

Come funziona la selezione?

Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo, ma se le risorse non bastano per tutti, avranno la precedenza:

  1. Gli immobili in centri storici o insediamenti storici sparsi;

  2. I richiedenti con meno di 45 anni;

  3. Chi userà l’immobile come prima abitazione, rispetto all’affitto.

Un ulteriore vincolo

Una volta ristrutturato, l’immobile deve:

  • Essere adibito a prima casa o affittato a canone moderato entro un anno dalla fine dei lavori;

  • Restare in questa destinazione per almeno 10 anni (vincolo registrato al libro fondiario).

 

Se desideri leggere il bando lo puoi trovare cliccando qui.

Hai ancora dubbi? Contattaci, saremo lieti di rispondere a tutte le tue domande.

Oppure seguici sul nostro profilo instagram